Nel Ridotto del Teatro Regio di Parma, l'attore e regista Massimiliano Finazzer Flory riscopre il genio del Rinascimento, in un allestimento tra parole e musica
La mise-en-scène invita ad ascoltare Leonardo Da Vinci, ad assaporare la bellezza dei suoi capolavori non con gli occhi ma attraverso una descrizione narrata e musicale. Essere Leonardo Da Vinci. Un’intervista impossibile ripercorre le fasi di realizzazione del celebre Cenacolo, con Gesù attorniato dagli apostoli; si sofferma sui legami con la religione; descrive l’acqua nelle molte conformazioni simboliche; si astrae a indagare l’animo per poi tornare alla concretezza delle invenzioni, all’intelligenza creativa da cui nacquero sbalorditive intuizioni sul volo umano.
A disegnare la mappa, attraverso l’arte e la poetica, del cammino biografico del genio universale vissuto nel Rinascimento, è Massimiliano Finazzer Flory, attore e regista dello spettacolo, tra parole e musica, che si tiene a Parma venerdì 17 febbraio 2017 alle ore 20.30 nel Ridotto del Teatro Regio.
«Conosciamo la sua pittura - spiega Finazzer Flory - ma non le sue parole, il suo pensiero senza il quale non potremmo capire né l’artista e lo scienziato, né l’uomo. Chi era davvero Leonardo?»
Gianni Quilico accompagna questo insolito viaggio di riscoperta delle opere, ma anche delle pagine scritte e di episodi di vita, assieme alle note del violoncello di Julia Kent e del pianoforte di Stefano Salvadori. Nella mattina dello stesso giorno, un’anteprima corredata da proiezioni multimediali delle opere vinciane, è riservata alle Scuole, nell’ambito della Rassegna RegioYoung.